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Il romantico design del Lago d’Orta

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Meno conosciuto e meno famoso dei suoi fratelli maggiori – il Lago Maggiore e il Lago di Como – il bacino del Lago d’Orta non ha nulla da invidiare loro: è una meta affascinante per la sua dimensione più intima e riservata, addirittura più romantica. Orta San Giulio, l’isola che svetta al centro del lago, la quiete dei sentieri che costeggiano spiagge e approdi ombreggiati da alberi, le sonnolenti cittadine medievali con i loro campanili in pietra e le finestre aperte sull’acqua: tutto concorre a rendere il Lago d’Orta un luogo affascinante e lontano dalle più consuete mete di turismo lacustre.


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l periodo migliore per organizzare una gita lungo le sue sponde è durante la primavera o la primissima estate, quando la natura torna a fiorire e la rigogliosa vegetazione del luogo “esplode” in tutto il suo potenziale. Il clima è temperato, ma fresco, grazie al bordo meridionale che, sollevandosi per alcune decine di metri dalla superficie dell’acqua, preserva il bacino d’Orta dall’afa della pianura padana. A Nord, invece, si innalzano le valli alpine da cui il lago è stato originato: è la zona dell’Ossola, ricca di natura incontaminata e meravigliosi parchi.

Punto di partenza ideale del nostro percorso è la cittadina di Gattinara, la cui fama crescente si deve all’omonimo vino, sempre più apprezzato in Italia come all’estero. Se disponete di qualche giorno di vacanza, vi consigliamo di dedicare alcune ore alla visita del paese le cui osterie si scolpirono nell’animo dello scrittore Mario Soldati, che ne parla nel suo racconto breve Un sorso di Gattinara.

Da qui, procedete in direzione Nord-Est per raggiungere il Lago d’Orta attraverso la cittadina di Gozzano. Posta all’estremità meridionale del lago, fu residenza vescovile della diocesi di Novara. Quando il vescovo voleva raggiungere l’Isola di San Giulio si recava alla frazione di Buccione, dove, su di un bucintoro riccamente decorato (una sorta di galea veneziana), raggiungeva la basilica costruita sull’isola. Testimoni degli antichi fasti della piccola località sono gli affreschi situati sulla facciata delle case più antiche: recentemente restaurati, raffigurano vari stemmi vescovili.

Da Buccione, procedendo sulla panoramica statale che costeggia il lago, raggiungete Orta San Giulio, imprescindibile tappa di una visita al lago. Orta è un piccolo e delizioso borgo medievale sulla sponda orientale, sito di fronte alla magnifica Isola di San Giulio che – come scrive Gianni Rodari, originario di Omegna – «sembra fatta tutta a mano, come un gioco di costruzioni. Metro per metro, secolo dopo secolo, dandosi il cambio, uomini e altri uomini le hanno dato forma con il loro lavoro»

Per visitarla recatevi all’ Imbarcadero di piazza Motta e da qui raggiungete in battello l’isola: la leggenda vuole che in questo lembo di terra San Giulio abbia sconfitto draghi e serpenti per fondare la sua chiesa numero cento. Ma non trovando alcuno disposto a traghettarlo, decise di fare da solo: posò il mantello sulle acque e vi navigò sopra, primo esempio agiografico di surf nella storia.

Sull’isola osservate l’abbazia benedettina di clausura Mater Ecclesiae (che offre ospitalità per chi intende fare un’esperienza di preghiera) e percorrete la “Via del silenzio”: un vialetto acciottolato che consente di compiere l’intero giro con cartelli che offrono spunti per la meditazione. Quando il tempo è bello, l’acqua fa giochi di colore e i riflessi del sole si intrecciano alla vegetazione intrufolandosi fra le abitazioni in pietra, i giardini e le strette viuzze medioevali.

Per godere di un panorama più vasto, da Orta si può raggiungere – consigliamo a piedi – il Sacro Monte. In un quarto d’ora vi regalerete viste mozzafiato e una passeggiata in un parco punteggiato di cappelle secentesche che ospitano sacre rappresentazioni in terracotta della vita del Santo di Assisi.

Passando dal sacro al profano, per un aperitivo in piazzetta vi consigliamo il Leon d’Oro, ottimo anche per una cena in terrazza con vista lago. Se siete alla ricerca di un’esperienza gastronomica di eccellenza, però, prenotate all’ Hotel Villa Crespi: in cucina possono vantare la presenza di Antonio Cannavacciuolo, chef stellato in grado di stupire i palati più raffinati.

Sul Lago d’Orta, inoltre, non mancano le occasioni culturali, grazie alla ricca programmazione stagionale che coinvolge tutto il Distretto dei Laghi. A Vacciago merita una visita il Museo della Collezione Calderara, aperta dal 15 maggio al 15 ottobre. Dedicato all’arte contemporanea e ospitato in una magnifica dimora tardo-rinascimentale, raccoglie centinaia di opere di pittura e scultura, oltre alla collezione personale del pittore Antonio Calderara (1903-1978), maestro dell’Astrattismo italiano del ‘900.

Anche lo shopping ha un suo tempio su queste sponde. Ultima tappa del nostro itinerario è infatti Omegna, cittadina a forte vocazione imprenditoriale, costruita sulla punta occidentale del lago. La località rappresenta il maggior centro della zona del Cusio ed è celebre per aver sviluppato una fiorente attività industriale legata ai casalinghi. A testimonianza di ciò, oltre ai numerosi centri commerciali, stanno la Fondazione Museo Arti e Industria “Forum”, e alcuni dei nomi oggi più prestigiosi del design applicato ai casalinghi: Alessi (fate un salto all’ Outlet Alessi alla ricerca di un’offerta), Lagostina, Girmi, Piazza e Bialetti.

Ultima modifica: Lunedì, 08 Aprile 2013 22:56
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