Lungo le «camere» delle risaie
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Se amate le passeggiate in mountain bike, la campagna vercellese vi offre numerosi itinerari piacevoli, da percorrere in tutta tranquillità, senza particolare sforzo o preparazione fisica.
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La caratteristica del percorso che vi proponiamo è l’assenza di dislivello: chilometri e chilometri di pianura, nella geometria del paesaggio tracciata dalle “camere” delle risaie.
Nei dintorni di Gattinara, risalendo il fiume Sesia proseguite in direzione sud sino al Comune di Lenta, centro agricolo rinomato, ma anche interessante dal punto di vita storico e archeologico (Castello trecentesco, parrocchiale, Pieve di Santo Stefano). Da Lenta, in direzione ovest, si sviluppa un bel tratto di strada che conduce in 6 chilometri circa a Rovasenda. Siamo nel territorio della Riserva naturale delle Baragge, terreni aridi e argillosi tipici di queste zone, la cui coltura storica tradizionale è, appunto, il riso (che nell’area della Baraggia si ritrova già agli inizi del XVI° secolo). Il periodo più adatto per godersi le risaie in bicicletta è sicuramente la fine della primavera (aprile-maggio, periodo della semina), quando i campi, allagati, diventano formidabili specchi d’acqua. Ma il paesaggio agreste del vercellese è comunque piacevole in tutte le stagioni.
Il nostro consiglio è di imboccare alcuni dei sentieri che conducono alle numerosissime cascine e di osservare da vicino la vita contadina dei loro abitanti, scandita dai ritmi del tempo e della natura. Durante la pedalata, vi capiterà di sentire il gracidio delle rane, di vedere qua e là qualche airone o di incontrare qualche polveroso trattore. Sicuramente vale la pena di spendere un po’ di tempo in una riseria.
La Riseria Corbetta della Cascina Marchiazza, per esempio, è un buon posto in cui scoprire i segreti della coltivazione di questo cereale. La signora Rosanna Arvati, che con il marito gestisce questa piccola azienda a carattere familiare, vi mostrerà il laboratorio, spiegandovi pazientemente tutte le fasi della lavorazione artigianale del prodotto, dall’analisi del suolo alla sbiancatura del chicco, sino alla sua commercializzazione.
Proseguendo la pedalata sino al borgo medievale di Rovasenda, vi imbatterete in un maestoso castello risalente al XII° secolo. Anticamente più vasto, il suo aspetto originale è stato più volte rimaneggiato. Oggi appare come un suggestivo complesso in mattoni rossi – il laterizio caratterizza gran parte degli edifici storici e religiosi della zona - sormontato da una torre a base quadrata di 48 metri di altezza.
Per gli amanti delle curiosità architettoniche non segnalate, appena fuori il centro abitato di Rovasenda, una strada pedonale tra gli alberi conduce ad un suggestivo e imponente maniero che si dice opera dell’architetto Nigra e costruito alla fine dell’800. Lo stato di degrado e di abbandono del sito non impedisce di ammirare nel cortile interno alcuni pregevoli ed importanti affreschi .
Ai margini dell’area delle Baragge, sull’altra sponda del fiume Sesia, si sviluppa il Parco Lame del Sesia, un’oasi naturale attrezzata anche per il birdwatching.
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