Menu

La carica dei 600, ecco il Piemonte al Vinitaly

  • Vota questo articolo
    (0 voti)
  • Letto 1381 volte

In un contesto economico e finanziario internazionale dove permangono difficoltà, il vino italiano continua a reggere bene, soprattutto sui mercati esteri, come confermano i dati sull'export che, anche nel 2014, in continuità con gli ultimi anni, seppur più ridotto, mantiene il segno positivo sul valore, raggiungendo i 5,1 miliardi di euro, con un + 1,2% sul 2013.


Il Piemonte, regione vitivinicola d’eccellenza, è parte rilevante di questo processo, con i suoi grandi vini, tutelati da ben 18 DOCG e 42 DOC, che sono apprezzati in tutto il mondo. Sui mercati esteri va circa il 60% dei vini piemontesi, per un valore che nel 2014 è stato di circa 1,04 miliardi di euro (+ 4% sul 2014), più alta di quella nazionale. Sulle tavole del mondo, in grandi numeri, vanno 56 milioni di bottiglie d’Asti DOCG su una commercializzazione totale di 66 milioni  (85%), 18,5 milioni di bottiglie di Moscato d’Asti, su 21 milioni (88%), 9 milioni di bottiglie di Barolo su 12,7 milioni (75%), 2,7 milioni di Barbaresco su 4,3 milioni (65%), 12 milioni di Barbera d’Asti su 23 milioni (51%), 10,4 milioni di Gavi su 13 milioni (80%), 2,6 milioni di Roero Arneis su 5,2 milioni (50%), 1,8 milioni di Brachetto d’Acqui  su 4,5 milioni (40%).

Ma la fama e il prestigio dei vini piemontesi lo si deve anche al valore aggiunto che deriva dal loro profondo legame con i territori che lo producono e lo propongono; quei luoghi dove la vitivinicoltura ha modellato e ispirato il paesaggio agrario e rurale; in particolare i fascinosi paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato, che pochi mesi fa hanno avuto il riconoscimento UNESCO come Patrimonio dell’Umanità

Consapevole di questo ruolo, il Piemonte vitivinicolo rinnova la sua partecipazione alla 49° edizione del Vinitaly di Verona, la più importante fiera internazionale del settore con i suoi 4100 espositori, 156.000 visitatori professionali provenienti da 120 nazioni, 2.500 giornalisti da 140 nazioni.

Una presenza, quella piemontese, ininterrotta fin dalle prime edizioni, tradizionalmente forte e unitaria, che ha contribuito a costruire questa storia esaltante del Vinitaly.

Una partecipazione, definita “la carica dei 600”:tanti sono infatti gli espositori piemontesi (circa il 14% del totale espositori), fortemente motivati a consolidare e sviluppare al Vinitaly questo ottimo rapporto con il mercato internazionale. I produttori piemontesi occupano l’intero padiglione 10; altre presenze, soprattutto grandi aziende, sono sparse in altri padiglioni.

Gli espositori piemontesi sono in gran parte piccole e medie aziende alle quali si aggiungono una ventina di cantine cooperative, 5 associazioni di produttori, 8 consorzi di tutela, organizzazioni professionali e numerosi enti e istituzioni.

Tale partecipazione consolida la collaborazione tra Regione Piemonte che finanzia l’operazione Vinitaly con i fondi sulla promozione del Programma di Sviluppo Rurale, Unioncamere Piemonte e il Consorzio Piemonte Land of Perfection, l’organismo per la promozione che raggruppa i principali consorzi e associazioni piemontesi del vino; una collaborazione che si esplicita nella organizzazione della presenza di circa 150 espositori in un’area collettiva all’interno del pad. 10 Piemonte.

L’immagine coordinata del Piemonte nasce dall’opera artistica  del giovane autore Guglielmo Castelli, scelta tra il concorso di giovani artisti, promosso da Regione Piemonte e Artissima, Internazionale d’Arte contemporanea di Torino. Altro elemento di promozione del Piemonte al Vinitaly, sarà il Ristorante “Il Piemonte in 4 mani” allestito nella Cittadella della Gastronomia, area H della fiera, curato, appunto a 4 mani, da due grandi Chef stellati del Piemonte: Maurilio Garola e Davide Palluda, che proporranno i piatti e le specialità alimentari della tradizione regionale, in abbinamento con i grandi vini piemontesi.

Locandina Padiglione Piemonte

Infine, per la medaglia Cangrande, conferita dalla fiera di Verona ogni anno ai benemeriti della vitivinicoltura segnalati dalle Regioni, il designato per il Piemonte è una donna, Maria Teresa Mascarello di Barolo, piccola produttrice di grandi vini piemontesi. Con questa scelta si è voluto anche idealmente ricordare e premiare le Donne che, storicamente, sono sempre state “L’anello forte” del mondo contadino e rurale del Piemonte. Attualmente su 67.000 aziende agricole sono 22.000 quelle condotte da donne e sono donne 1/3 degli occupati in agricoltura. Con Maria Teresa, inoltre, si è voluto rendere omaggio alla grande storia della sua famiglia, ricordando in particolare Giulio e Bartolo Mascarello, grandi uomini e vitivinicoltori che hanno  fortemente contribuito a costruire la ricchezza materiale e morale del  Piemonte e che sono un esempio per le nuove generazioni.

L’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero ha così commentato il senso di tale partecipazione: “L'OCM Vino nel 2015 prevede investimenti per circa 20 milioni di euro sulle tre misure: promozione sui Paesi Extra UE, investimenti aziendali, ristrutturazione e riconversione vigneti. In tale contesto rientra la partecipazione al Vinitaly che è il più importante appuntamento per i nostri produttori per consolidare e sviluppare contatti e contratti con gli operatori.”

"La promozione dei settori produttivi del territorio è da sempre un elemento fondante della mission delle Camere di commercio - ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello -. Proprio per questo abbiamo voluto dare continuità alla presenza delle aziende piemontesi al Vinitaly, consapevoli dell'importanza di questa manifestazione".

“Dopo il Prowein, siamo pronti per Vinitaly – conclude Giorgio Bosticco, presidente di Piemonte Land of PerfectionAnche quest'anno ci presentiamo in una collettiva: uniti siamo un territorio e un'economia più forte. Questo è proprio il ruolo di Piemonte Land: “fare sistema” ottimizzando le risorse a disposizione con sinergie e progetti comuni e condivisi per affrontare in modo organico ed efficiente le sfide della globalizzazione. Il Piemonte rappresenta il 6% dell’intera produzione di vino nazionale e ne esporta il 20% del totale (1 miliardo su 5): dati che ci fanno capire l’importante lavoro compiuto dai nostri produttori nel far conoscere i nostri vini nel mondo e nel cercare nuovi spazi di mercato. Quest'anno abbiamo una carta in più da giocare: il riconoscimento Unesco a Patrimonio dell'Umanità dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato".

torna all'inizio

Chi Siamo

  • Il progetto Wine Pass
  • Lo staff
  • Contatti
  • Privacy Policy

Login or Register

  • Forgot your password?
  • Forgot your username?
  • Create an account