Wine Touchless, la nuova frontiera del vino sono le analisi senza prelievi
- Scritto da Gabriele Pieroni
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- Pubblicato in La pancia del popolo
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I tempi in cui l'affinamento del vino si monitorava attraverso gli assaggi è finito. Gettate i bicchieri e tappate i rubinetti delle botti! Oggi l'analisi del vino avviene senza alcun prelievo, grazie a chip, sensori e raggi laser.
La promessa di una conoscenza dettagliata e puntuale di quanto sta avvenendo all'interno delle bottiglie arriva da una tecnologia fabbricata in Italia, a Padova per la precisione. Non trattandosi di etichette qualunque, ma di costosissime annate di Champagne, da anni le Maison erano alla ricerca di sistemi che evitassero l'apertura di campioni, l'apertura dei tappi o il prelievo tramite sonde. Così, uno spin-off dell'Università di Padova, la LPRO, ha messo a punto un afrometro completamente digitale: L.sensor.Co2. Un misuratore di pressione cioè, che non necessita alcun contatto con l'interno della bottiglia.
Ma L.sensor.Co2. va oltre. Utilizzando una tecnologia proprietaria, la spettroscopia di assorbimento, supera le limitazioni degli strumenti attuali e stabilisce nuovi riferimenti per il controllo dei vini frizzanti, spumanti e degli Champagne, appunto.
Il sensore utilizza il passaggio di un raggio laser attraverso la testa della bottiglia e può restituire parametri come la pressione totale dovuta a ai gas presenti all’interno della bottiglia, la pressione relativa dovuta alla sola CO2 presente nello spazio di testa della bottiglia, la temperatura e la CO2 disciolta nel liquido. Il sistema è collegabile ad un software che dialoga con il pc e i dati possono essere acquisiti in maniera veloce e ripetibile.Il macchinario, per il momento, è molto costoso (il prezzo si aggira sui 100.000 euro), ma il Comité interprofessionnel des vins de Champagne ne può già vantare l’utilizzo.
Un'altra innovazione "wine touchless" arriva dal Portogallo. Qui i ricercatori della WatGrid, team dedicato alla viticoltura di precisione, si sono concentrati sulle misurazioni in botte con un sistema di sensori chiamato WineGrid. Il prototipo messo a punto consite in un complesso di "botti automatiche", contenitori in grado di analizzare i liquidi al loro interno senza la necessità di essere prelevati.
Il sistema portoghese, che ha vinto il primo premio al “33entrepreneurs Lisbona EuropaTour” (concorso indetto da 33entrepreneurs, acceleratore di startup dedicato al vino con sede a Bordeaux), è misterioso. Ma dalla presentazione fornita pare essere costituito da sensori digitali in gradi di misurare diversi parametri utili all'enologo: torbidità, indice di rifrazione, colore e temperatura. Il sistema, in grado di dialogare con pc e dispoditivi mobili fornirebbe monitoraggio in tempo reale, addirittura, previsioni circa l'affinamento del vino.
Le innovazioni in campo enoico procedono dunque su di una strada ben tracciata: quella della produzione di dati quantitativi e qualitativi in tempo reale per il monitoraggio dell'affinamento dei vini durante le fasi di botte e bottiglia. Una produzione di dati assai interessante non solo per intervenire tempestivamente sul proprio prodotto, ma per creare uno storico di basi di dati che possa, nel corso degli anni, essere confrontato, analizzato e trasformato in buone pratiche.
Pensate per un attimo a cosa accadrebbe se tutti questi dati, una volta che la tecnologia del real time monitoring divenisse capillare, fossero analizzabili in forma aggregata o addirittura messi in rete... L'era dei Big Data de vino, è solo all'inizio.
Gabriele Pieroni
Scrive di cultura e cibo, meglio se cibo culturale o cultura edibile. Adora il Kebab (ebbene sì!) nella sue innumerevoli varianti. Per lui il vino è prima di tutto un alimento, e come tale deve essere beverino, fresco, piacevole e soprattutto, sano. Chi lo conosce sostiene che vorrebbe essere in grado di scrivere una Grande Narrazione. Per ora si accontenta di diventare un buon giornalista, un ottimo gourmet e un piacevole commensale. Per Wine Pass cura i contenuti del web e collabora alla stesura del Magazine cartaceo. Seguimi su Twitter: @gapieron
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