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Andare di castello in castello

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Nel cuore del Roero, lo sguardo a perdersi sulle colline delle Langhe, c’è un sentiero d’altri tempi, che collega Guarene a Castagnito, e passando per Castellinaldo si spinge fino a Magliano Alfieri: una passeggiata tra i castelli della sinistra Tanaro.


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Giunti a Guarene, parcheggiate in piazza Roma, sede del Municipio e cominciate la vostra passeggiata con   Palazzo Re Rebaudengo, dedicato alla promozione dell’arte figurativa contemporanea, aperto la domenica, solo in occasione di mostre. Una rapida visita alla chiesa della Santissima Annunziata – pregevole esempio di architettura sacra del ‘700 piemontese, di fronte alla quale si apre il panorama sulla città di Alba – poi via, lungo l’erbosa salita Armando Diaz. Imboccate via IV Novembre, e percorretela interamente, costeggiando il parco che circonda il Castello di Guarene. Superate la chiesa dei Santi Pietro e Bartolomeo, e continuate a salire, tenendo il castello – fulgido esempio di architettura barocca piemontese, che rivela l’influenza dell’architetto Filippo Juvarra – sulla vostra sinistra. Attualmente in fase di ristrutturazione, non sarà visitabile fino alla primavera del prossimo anno. Per gli amanti del verde e dei giochi prospettici offerti dalle rigorose geometrie delle siepi, da non perdere il giardino all’italiana, progettato nel 1740.

Proseguite lungo l’acciottolato di via Alessandro Roero, fino al punto panoramico: da qui, giunti all’incrocio con via Casoli, proseguite sulla strada provinciale 50. Risalitela per un centinaio di metri, fino a giungere all’incrocio: qui prendete la strada che volta a sinistra, in un tratto di cresta, tra le case, in direzione Castagnito, ammirando l’apertura panoramica sulle colline che culminano nella Madonna dei Boschi e in Vezza-Villa. Quasi in corrispondenza della strada che, a sinistra, scende verso la “sorgente del Borbore”, il lago di Guarene, si sviluppa a destra il tratto che si dirige verso il Bric San Licerio.

Superate alcune nuove costruzioni, piegate leggermente a sinistra, costeggiando un vigneto posto a destra: da questo versante, la vista spazia sulla valle del Tanaro e sulle colline delle Langhe. Proseguite finché appare sulla destra, in basso, la frazione di San Giuseppe di Castagnito e, sullo sfondo, il rilievo di Magliano Alfieri, meta finale del nostro itinerario. Avanzando ci si trova di fronte l’abitato di Castagnito, con i suoi edifici più rimarchevoli: parrocchiale, confraternita, palazzo comunale. Nessun maniero domina l’abitato: tradizione vuole che l’edificio, una semplice torre, fatta costruire nel XII secolo dal vescovo di Asti, sorgesse sulla spianata ottenuta facendo ampliare e livellare la sommità del rilievo dai sudditi, i quali portarono la terra sulle spalle all’interno delle cavagne. Oggi, la sommità del rilievo ospita il   Castelverde, punto panoramico adibito ad area attrezzata.

Dove inizia l’asfalto, svoltate a destra seguendo la recinzione. A sinistra, i vigneti sembrano far da quinta al centro alto di Castagnito e, sulla destra, si staglia Castellinaldo col suo castello. Al fondo del tratto asfaltato rettilineo, quando la strada piega a destra, scorgete sul primo palo di una vigna il primo cartello S.3, che invita a inoltrarsi nella carrareccia, circondati dai filari. Finito il tratto in lieve discesa, altro cartello che invita a piegare a destra. Gustatevi il panorama, costeggiando un noccioleto sulla destra. Nuovo segnale arrivando in località Roncheiso, sbucando quindi sull’asfalto della strada Provinciale 50. Superata la chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco (nota anche come “Madonna del Popolo”), il tracciato prosegue nel borgo alto di Castagnito, svoltando a destra in direzione della frazione San Giuseppe. Alla rotonda, all’uscita dal concentrico, prendete a destra e – oltrepassata la graziosa chiesa di San Bernardo – voltate a sinistra, a lato del cimitero, in direzione della cascina Tortorino.

Giunti al trivio, tenete la strada centrale che corre pianeggiante tra i vigneti. Aggirate il Bric Zoanni a destra, toccando nuovamente la strada asfaltata. Scendete fino al successivo trivio e imboccate il percorso a sinistra, inoltrandovi tra i vigneti, interrotti dal rosa dei peschi in fiore, stagione permettendo. Ci si avvicina quindi a Castellinaldo bassa, lungo via Serra: inerpicandovi verso il paese alto, sulla sinistra, potete arrivare al Castello degli Aynaldi, nelle cui scuderie trova ospitalità la Bottega del Vino gestita dall’associazione “I Vinaioli di Castellinaldo”. Proseguendo dritto, invece, attraversando la Strada Provinciale 176, sorpassate l’Agriturismo Mongalletto e inoltratevi fra i vigneti: a destra, dopo poche decine di metri, si intravede in fondovalle la deviazione della Sp176 che sale a Magliano Alfieri. Scendete fra le colture per raggiungere l’incrocio a breve distanza.

Salite superando la Tenuta Gallarini sulla sinistra e, superato il pilone votivo dedicato a San Michele, abbandonate le indicazioni S.3 per dirigervi verso Magliano Alfieri, prendendo verso destra al bivio sulla strada Provinciale 177, quando sfocia nella strada Provinciale 2: il tratto pianeggiante, in cresta, porta in vista del paese. Salite dunque per via Asilo Alfieri fino a superare, sulla destra, il parcheggio che un tempo ospitava le partite di pallapugno. Sulla vostra destra, ecco il Castello di Magliano, edificato a partire dal 1649, con la caratteristica facciata barocca, un ingresso monumentale con portale ligneo e coronamento in arenaria, lo scalone d’onore che conduce al Salone delle Feste, decorato con stemmi a rilievo in gesso di famiglie nobili imparentate con i Conti Alfieri. All’interno del castello, che al piano nobile ospita il   Museo di Arti e Tradizioni Popolari, trovano spazio anche il pub/pizzeria Alfieri (fornito di ampio dehor, ideale per le fresche serate estive) e il ristorante Alla Corte degli Alfieri di Stefano Paganini, cucina italiana di qualità in un ambiente elegante e suggestivo.

Ultima modifica: Mercoledì, 10 Luglio 2013 16:47
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