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Gaja apre le porte ai visitatori

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La celebre azienda piemontese Gaja, storicamente chiusa al pubblico, si organizza per accogliere gli enoturisti in cantina. È una novità recente per questa realtà di prestigio, frutto anche della presenza della nuova generazione dei figli di Angelo Gaja: Gaia, Rossana e Giovanni Gaja. 


«I nostri non sono vini che piacciono a tutti. La riconoscibilità di Gaja è stata guadagnata nel tempo, e oggi possiamo contare su uno zoccolo duro di consumatori», ha scritto Rossana Gaja comunicando la decisione aziendale.

La Cantina di Gaja si trova a Barbaresco, in via Torino 18. La visita, sebbene aperta a tutti, non sarà a tutti "accessibile". Il costo del tour nelle famose cantine avrà un prezzo proporzionato ai vini dell'azienda e si aggirerà attorno ai 300 euro a persona. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza, comunicano i Gaja. La visita va prenotata con anticipo al numero +39 0173 635158.

Accanto a questo cambio di politica aziendale, alcune innovazioni riguardano il vigneto. Il cambiamento climatico in corso porta a sperimentare nuove soluzioni. 

«Stiamo incrementando la biodiversità con diverse specie vegetali selezionate da un botanico, che piantate in vigna portano più insetti e animali selvatici, come i conigli», comunica Rossana: «Negli ultimi cinque anni abbiamo posizionato anche 300 cipressi fra i vigneti di Barolo e Barbaresco, per fornire un nido sicuro ai passerotti, che sono diminuiti nel tempo. Lo scorso anno abbiamo introdotto l’apicoltura nelle due vigne più grandi di Barbaresco, e nel 2015 abbiamo in programma altri 50 alveari, anche nel Barolo».

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